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L'intervista

Messaggio alla Lega. Ronzulli (FI): "La permanenza dell'Italia nell'Oms non si discute"

Ruggiero Montenegro

"Su questo punto siamo molto chiari e non ci può essere spazio per interpretazioni diverse. Non condivido le posizioni di alcuni colleghi del Carroccio”. La mozione in Lombardia votata anche dai forzisti? "Chiede prima di tutto di valutare i meccanismi di funzionamento dell’Oms. Sulle multe cancellate ai No vax la maggioranza faccia un passo indietro"

“La nostra posizione è netta e trasparente. Non è in discussione la permanenza dell’Italia nell’Oms. Su questo punto noi siamo molto chiari e non ci può essere spazio per interpretazioni diverse”. La senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli,  in prima fila in difesa delle istanze scientifiche, tanto da guadagnarsi pure le antipatie No Vax, parla al Foglio all’indomani della mozione approvata dalla Lombardia: la regione governata dal leghista Attilio Fontana rilancia l’uscita dall’Organizzazione mondiale nella Sanità. 

Il pensiero di Ronzulli è chiaro  ma questo, puntualizza, “non vuol dire che nell’Oms non ci siano molte cose da migliorare, né che errori non siano stati commessi, in particolare durante il Covid”. A cosa si riferisce?  “Alla mancanza di comprensione immediata di ciò che stava accadendo a livello mondiale, e in particolare in Lombardia, all’incapacità di reazione. Ma le riforme e i correttivi si fanno dall’interno, restando dentro l’Oms, non uscendo”. Non è quello che sostengono i colleghi del Carroccio, che portano avanti questa battaglia già da un po’. Prima un emendamento al Milleproroghe;  poi – inseguendo Trump – è arrivata la proposta di legge di Borghi e Bagnai, rilanciata da Matteo Salvini. E ora  l’iniziativa regionale, che ha un chiaro senso politico e a livello locale è stata votata anche da FI. Onorevole, che idea s’è fatta?  “Che nessuno vuole l’uscita dell’Italia dall’Oms, e per capirlo basta leggere cosa chiede la mozione. Prima di tutto di valutare l’opportunità dei meccanismi di funzionamento dell’Oms, sollevando forti dubbi sulla  gestione della pandemia. E poi si schiera a fianco del governo, annunciando il sostegno a ogni sua decisione, sul ruolo che l’Italia avrà all’interno dell’Oms, e sottolineo all’interno, nel caso in cui non ci dovessero essere le risorse economiche per restarci. Una cosa ben diversa dal dire: usciamo. Altrimenti FI a non avrebbe mai votato la mozione”. 

 

Quella sull’Oms è comunque solo l’ultimo fronte aperto dal Carroccio. Prima ancora  alcuni esponenti leghisti, ma  anche di FdI, hanno mostrato un certo scetticismo su vaccini. Posizioni  marginali  che adesso sembrano trovare maggiore spazio, fino quasi a mettere in dubbio la scienza e i provvedimenti  che ne sono derivati. E’ preoccupata da questa tendenza?  “Bisogna distinguere la questione scientifica dalle scelte sanitarie. Nessuno, nella maggioranza, è contro la scienza. Diverso è il discorso riguardo alle scelte sanitarie”, risponde Ronzulli.  “Io difendo e difenderò sempre la decisione di rendere obbligatori i vaccini, e resto fortemente contraria alla cancellazione delle multe ai no Vax. Per questo auspico che durante la discussione sul Milleproroghe in Senato, la maggioranza faccia un passo indietro. Per quanto riguarda le istanze di alcuni esponenti della maggioranza, non le condivido ma non sono affatto preoccupata. Soprattutto perché a essere messe in discussione sono i meccanismi di funzionamento dell’Oms, non l’Oms stessa”. Ad ascoltare la Lega non sembrerebbe proprio così. FI continuerà a essere il garante dei valori scientifici? “Detto così, sembra che il governo sia oscurantista e rinneghi i progressi della scienza. Questo è falso”, ribatte Ronzulli. “Se però vengono contestati provvedimenti presi a tutela della salute pubblica, in una situazione drammatica qual è stata la pandemia, non lo accetto”.
Ruggiero Montenegro
 

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