girotondo d'opinioni

Le parole di Marina sui diritti sono importanti, i fatti della destra sono inquietanti

Alessandro Zan

Alessandro Zan commenta l'intervista di Claudio Cerasa a Marina Berlusconi uscita nel Foglio di lunedì 17 febbraio

Dalle parole si passi ai fatti. Non è la prima volta che Marina Berlusconi in una intervista assume una posizione di rottura sul tema dei diritti rispetto alla destra. Rispetto a tutta la destra, Forza Italia compresa, che fino ad ora è sempre stata appiattita su questi temi alla Lega, ma soprattutto a Fratelli d’Italia. Ed è naturale che la posizione di chi è alla guida di una grande gruppo europeo sia in linea con la società e il paese reale, tutti i sondaggi dimostrano come la pensano ormai gli italiani sul matrimonio egualitario e sul fine vita: favorevoli a larghissima maggioranza. Ma Forza Italia, nel corso di questi due anni e mezzo di governo Meloni, si è resa complice di una vera e propria crociata contro i diritti, basti pensare alle famiglie omogenitoriali trascinate in tribunale o alle folli risoluzioni leghiste contro una fantomatica teoria gender, derive da Ungheria di Orban, non da un governo di destra liberale ed europeo, come quello greco che ha introdotto il matrimonio tra persone dello stesso sesso o come gli altri grandi partiti del PPE. Sui diritti delle persone lgbtqia+ l’Italia arretra, come dimostrano molti indicatori internazionali. Sul fine vita la chiusura del governo è totale. Sull’aborto assistiamo a un vero e proprio attacco alla legge 194, cui se ne impedisce di fatto l’applicazione. Sulla cittadinanza non c’è alcuna discussione, da destra si continua a fare pura speculazione politica. La linea politica di Antonio Tajani sui diritti fino ad oggi è stata questa, lontana anni luce dalle parole di Marina Berlusconi. Se ci sarà un cambiamento il luogo dove valutarlo è il Parlamento: divorzio e aborto sono stati approvati con una maggioranza che non coincideva con quella che sosteneva i governi guidati dalla Dc. Facciamo lo stesso oggi: discutiamo lì queste proposte e facciamo fare al paese dei passi in avanti di civiltà. Su questo sono d’accordo con Marina Berlusconi, dimostriamo che i diritti sono patrimonio di tutti, non di una parte politica. Però si passi dalle parole ai fatti.

 

Alessandro Zan
deputato del Pd

    


   

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