Il retroscena

Scontro Lollobrigida-Piantedosi. "Non hai sciolto Bari, solo i comuni di destra". "Quando sarai ministro dell'Interno deciderai tu"

Simone Canettieri

Le accuse del capodelegazione di Fratelli d'Italia al titolare del Viminale in Cdm. La premier costretta a intervenire per placare gli animi dei duellanti

Scontro in Consiglio dei ministri fra Matteo Piantedosi e Francesco Lollobrigida davanti a una perplessa premier Giorgia Meloni, costretta a intervenire per placare gli animi. Secondo quanto risulta al Foglio, il capodelegazione di Fratelli d’Italia ha accusato il titolare del Viminale di un’eccessiva durezza nello sciogliere per infilitrazioni mafiose solo i comuni di centrodestra (si riferiva, per molti, ad Aprilia e Nettuno nel Lazio) e di un atteggiamento più conciliante con quelli di sinistra, a partire dal capoluogo  della regione pugliese.

La scintilla è scattata quando il ministro di Fratelli d'Italia è intervenuto dopo l'informativa di Piantedosi sui comuni che voteranno quest'anno. Ecco  il dialogo fra i due raccontato a questo giornale dai presenti.

 Lollobrigida: “Perché, caro ministro, non hai sciolto il comune di Bari?”. Piantedosi: “Perché la commissione d’accesso da me istituita non ne ha rilevato le evidenze giuridiche e amministrative”.

Lollobrigida: “Perché in passato, al contrario, nei comuni governati dal centrodestra sei stato così perentorio?”.

Piantedosi: “Mi fa piacere che tua abbia iniziato a studiare le carte. Quando sarai ministro dell’Interno scioglierai i comuni che vorrai, fino a quel momento decido io, assumendomene tutte le responsabilità”.

Davanti a questa scena abbastanza imbarazzante per via dei toni accesi dei duellanti è dovuta intervenire la premier Giorgia Meloni pregando Lollobrigida e Piantedosi di abbassare il volume e di non sovrapporsi parlandosi addosso.  Gong.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.