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Foto LaPresse
L'intervento
Perché il manifesto di Marina B. è piaciuto molto anche ai macroniani
Difendere i diritti, garantire le libertà individuali, credere nell’Europa come unica via per contare nel mondo: questi sono i valori che tutti i liberali e i democratici devono sostenere. Per non restare in balia di sterili nazionalismi
Al direttore - Leggere l’intervista di Marina Berlusconi sul Foglio di lunedì, fa riflettere e anche un po’ sperare: parole chiare, lucide, lontane dalle derive estremiste che oggi avvelenano il dibattito pubblico. Difendere i diritti, garantire le libertà individuali, credere nell’Europa come unica via per contare nel mondo: questi sono i valori che tutti i liberali e i democratici devono sostenere. Matrimoni gay, diritto alla cittadinanza per chi nasce in Italia, legge sul fine vita: sono temi fondati sulla libera scelta – di dove vivere, di come amare, di come morire – che dovrebbero essere patrimonio comune di una società moderna, non bandiere di battaglie ideologiche fatte sulla pelle della gente, come troppo spesso accade. Parole impeccabili anche sul futuro del nostro continente e del mondo. L’Europa deve diventare una potenza militare e industriale, con più forza e meno veti, più difesa comune e meno divisioni, più mercato unico e meno ostacoli. Non possiamo restare in balia dei nazionalismi sterili.
La rottura transatlantica voluta da Trump, il cinismo di Putin, la miopia e le esitazioni di troppi governi europei minacciano la sicurezza e la libertà non solo dell’Ucraina, ma di tutta l’Europa: l’esistenza stessa dell’Europa oggi è a rischio. Non possiamo permettere che gli sforzi del popolo ucraino – che ha lottato per difendere i valori democratici e i principi fondamentali sui quali abbiamo costruito le nostre democrazie – vengano vanificati. Eppure, oggi, chi si definisce liberale ed europeista in Italia sostiene governi che restringono i diritti, attacca la giustizia sociale, fa scelte sovraniste ogni volta che può e coopera in Europa solo quando è proprio costretta. Questo non è liberalismo né europeismo: è conservatorismo ipocrita, a tratti reazionario. Essere liberali significa difendere le libertà, non negarle. Difendere l’Europa, non distruggerla. Sostenere l’Ucraina, non trattare con chi vuole umiliarla. E’ il tempo di scelte serie, non delle illusioni di ponti o relazioni speciali. Noi sappiamo da che parte stare.
*Sandro Gozi è eurodeputato di Renew Europe, segretario generale del Partito democratico europeo