
Afd, no grazie. I leghisti veneti smorzano gli entusiasmi di Salvini
"Niente in comune con l’ideologia di Afd. Certa gente lasciamola a Vannacci", dice l'assessore Marcato. E Alberto Villanova, il capogruppo di Zaia in Consiglio regionale: “Non c’è spazio per i neonazi”. Ma la rivitalizzazione delle destre estreme, dicono, è colpa di una sinistra sempre più marziana
Venezia. Ben venga la vittoria dei moderati tedeschi. “Certamente. L’Unione europea ha perso la bussola e non c’è tempo da perdere”. L’ascesa dei neonazisti sotto mentite spoglie va invece ripudiata. “Con assoluta fermezza: la Liga veneta non ha niente in comune con l’ideologia di Afd”. E la Lega di Salvini? “Ha radici molto salde nel nostro territori. E’ bene che non vada a deviare da queste istanze”. Per essere più precisi: “Certa gente lasciamola a Vannacci”. Il Carroccio freni il saluto. Parola da casa Zaia. Eppure vaglielo a spiegare al vicepremier, che subito si congratula per l’exploit elettorale di Alice Weidel. “Rispetto tutti e tutti”, dice Roberto Marcato, assessore-mina vagante dello scacchiere politico veneto, “ma a chi fa il braccio teso mi rifiuto di stringere la mano. Il modello della Liga – e di conseguenza della Lega – dev’essere quello di una forza post-ideologica, autonomista e antifascista senza esitazione alcuna. Il prossimo congresso dovrà chiarire che tipo di partito saremo, togliendo i dubbi sulle aree grigie”. Boccone amaro per Borghi e combriccola. “Al contempo, se è in corso una rivitalizzazione delle destre è per via di una sinistra che negli ultimi anni ha smesso di occuparsi delle quotidianità dei cittadini”. Esempi? “La sicurezza è una necessità. L’immigrazione esiste. Saperla gestire è un obbligo di sostenibilità sociale”. Ma lo è pure, sostiene Marcato, “lavorare a un piano energetico in equilibrio tra ambiente e imprese: è un male che di certe questioni si siano appropriati i progressisti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alberto Villanova, il capogruppo di Zaia in Consiglio regionale. “Mentre Trump e Putin si fanno beffe dell’Ue e la Cina invade i nostri mercati, la Commissione europea cosa fa? Si preoccupa del linguaggio inclusivo. Fino a che punto vogliamo restare avulsi dal tempo e dallo spazio?”. E Afd? “Qui non c’è né mai ci sarà spazio per loro. Rappresentano quanto di più distante dal Veneto. E anche dalla Lega”.