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Santanché si difende in aula dalla mozione di sfiducia, nel pomeriggio il voto

La ministra in aula per esprimere la sua posizione prima del voto sulla mozione presentata dalle opposizioni. In mattinata la discussione sul caso Almasri e la sfiducia al ministro Carlo Nordio. Difesa d'ufficio dalla maggioranza

"Desidero affrontare questo momento con massima trasparenza e ribadendo il mio impegno nei confronti della Costituzione, nel rispetto della magistratura ma anche con i principi fondamentali del nostro ordinamento". Così la ministra Daniela Santanché nella replica durante la mozione di sfiducia alla Camera presentata da Movimento cinque stelle, Partito democratico e Alleanza verdi e sinistra. In un intervento accorato, Santanché ha attaccato le opposizioni di giustizialismo e difeso la presunzione di innocenza, dicendo di avere fiducia nella magistratura. Sulla possibilità di dimettersi la ministra ha detto: "A breve ci sarà un'altra udienza preliminare, le cose non sono andate come alcuni raccontano, ma aspettiamo, perché fino ad adesso abbiamo sentito solo l'accusa, è certo che in quell'occasione farò una riflessione, perché è giusto che io la faccia, che porterà anche a valutare mie dimissioni, ma vi dico una cosa: lo farò da sola, lo farò solo con me stessa, non avrò nessun tipo di pressione, di costrizione o di paventati ricatti, sarò guidata solo dal rispetto per il mio presidente del Consiglio, per l'intero governo, per la maggioranza, ma soprattutto per l'amore, per il mio partito, Fratelli d'Italia, dove non vorrò mai diventare un problema ma restare sempre una risorsa". 

Dopo il suo intervento e le successive repliche è previsto il voto. 

"Mi trovo, oggi, a rispondere per la seconda volta a una mozione di sfiducia nei miei confronti che ha per oggetto fatti, tutti da verificare, che sono antecedenti al mio giuramento da ministro", ha detto parlando ai deputati. "Per quanto riguarda il fascicolo relativo alla cassa integrazione Covid, il mio coinvolgimento si limita alla decisione di accedere al beneficio", ha spiegato poi, entrando nel merito dell'indagine. 

In aula, tra i banchi del governo, sono presenti il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, la ministra per le Riforme Elisabetta Casellati, il ministro della Salute Orazio Schillaci, la ministra dell'Università Anna Maria Bernini, la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, il ministro per l'Istruzione Giuseppe Valditara, il ministro dello Sport Andrea Abodi, il ministro per la Cultura Alessandro Giuli, il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti. Presenti anche i sottosegretari Valentino Valentini, Paola Frassinetti e Luigi D'Eramo.

Come scriviamo oggi sul Foglio, quella nei confronti della ministra del Turismo "sarà una difesa d’ufficio", con i partiti della maggioranza di centrodestra che "le vanno sì in soccorso", ma "senza interventi di big". Anche perché "la decadenza di Santanchè potrebbe essere molto più legata all’esito dell’altra inchiesta che la vede coinvolta: quella con l’ipotesi di accusa di truffa ai danni dell’Inps durante l’epidemia da Covid-19. [...] Ipotesi che potrebbe prendere piede nei prossimi mesi, dato che le udienze di quel filone processuale si chiuderanno entro maggio". 

   

  

In mattinata si è svolta la discussione sulla mozione di sfiducia presentata contro il ministro Carlo Nordio per il caso Almasri. 

Dove seguire in diretta le mozioni di sfiducia a Nordio e Santanchè

 

La discussione delle mozioni di sfiducia sarà disponibile nella diretta ufficiale della Camera dei deputati. Anche il Foglio la trasmetterà qui in diretta.

 

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