
Giorgia Meloni (foto LaPresse)
la situa
La scelta di Meloni: con Trump o con l'Europa?
Il modo in cui Trump sta trattando l'Ucraina coincide con la presenza di un mondo nuovo, un nuovo ordine mondiale. Per la presidente del Consiglio è il momento di decidere da che parte stare
Il modo in cui Trump sta trattando l'Ucraina è doloroso, è triste ed è umiliante, almeno per tutti coloro che negli ultimi tre anni hanno sostenuto la necessità di difendere un popolo aggredito da un dittatore sanguinario. Il modo in cui Trump sta trattando l'Ucraina, però, coincide con la presenza di un mondo nuovo, un nuovo ordine mondiale, di fronte al quale Giorgia Meloni dovrà scegliere con forza da che parte stare. E la scelta è semplice: con Trump o con l'Europa?
Quello che state leggendo è un estratto dalla newsletter del direttore Claudio Cerasa, La Situa. Potete iscrivervi qui, è semplice, è gratis
Nel caso specifico, stare dalla parte dell'Europa significa riuscire a fare squadra con i leader europei, anche quelli che assomigliano poco a Trump, per evitare che le strategie dell'amministrazione americana possano essere dolorose non solo per l'Ucraina ma anche per l'Europa. E nel caso specifico, stare dalla parte dell'Europa, significa fare tutto il necessario per aumentare le sanzioni alla Russia, sostenere ancor di più l'Ucraina, inviare militari in Ucraina se necessario, armare l'esercito ucraino se ce ne sarà bisogno, non accettare che dopo la guerra Putin possa tornare a essere un leader con cui fare affari in modo disinvolto, accelerare il processo di avvicinamento dell'Ucraina all'Unione europea e combattere affinché, quando sarà, a difendere i confini dell'Ucraina, che un giorno saranno anche i confini dell'Unione europea, ci sia la Nato e ci sia l'America. O di qua o di là: anche per un sovranista trumpiano scegliere da che parte stare non dovrebbe essere così difficile.