la chiacchierata

“Delmastro? Avrà bevuto. Ma la riforma di Nordio è giusta”. Parla Di Pietro

Gianluca De Rosa

L'ex pm di Mani pulite, ministro e oggi agricoltore scherza sulla vicenda Delmastro: "In fondo chissene frega di cosa dice, quel che conta è che questa legge è giusta. Io sono per la separazione delle carriere dal 1989"

“Ma chi se ne importa di quello che dice Delmastro, la riforma della magistratura è giusta”, dice Antonio Di Pietro. L’ex pm di Mani Pulite, ministro del centrosinistra, leader dell’Italia dei valori, oggi semplice agricoltore nella sua terra, il Molise, ci risponde al telefono proprio da lì dove, con qualche difficoltà di linea, gli raccontiamo  delle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia contro la riforma costituzionale voluta dal suo diretto superiore, il ministro Carlo Nordio.  “Probabilmente Delmastro sarà andato a bere insieme a Nordio e avrà un po’ esagerato”, scherza Di Pietro. “Tempo 48 ore e gli faranno rimangiare quel che ha detto”. Anche prima, lo informiamo. Delmastro ha già riconfermato la sua fiducia nella riforma. Dice di essere stato frainteso. “Eh vedete, è arrivato il cazziatone”, ride l’ex pm. Tutto risolto dunque? “Ma penso proprio di sì, anche perché, ripeto, la riforma è giusta. Io dico che la separazione delle carriere andava fatta sin dall' ’89 quando è arrivato il codice Vassalli e il sistema accusatorio, la separazione delle carriere è la  naturale conseguenza logica di quel codice”. Lo dice proprio lei che fu pm d’assalto, qualcuno si stupirà. “E certo che lo dico. Il giudice deve essere terzo tra le parti”. 


"Io non ho fatto solo il pm, i soggetti del processo penale previsti dal primo titolo del codice li ho interpretati tutti”, dice prima di partire con un lungo elenco: “Il poliziotto l’ho fatto, il procuratore pure, il giudice anche, l’avvocato ci mancherebbe, l’imputato mi è toccato, l’indagato ahimè anche, la parte lesa e quella civile pure. Insomma, mi manca solo il responsabile civile per le ammende poi le ho fatte davvero tutte, e sa cosa le posso assicurare?”. Cosa? “Che dipende dalla ‘giacchetta’ che ti metti addosso quando entri in un’aula di Giustizia per sentirti in un modo piuttosto che in un altro. Ecco perché sono favorevole alla riforma: perché con qualsiasi ‘giacchetta’ quando entro lì dentro ti devi sentire sereno, oggi non è così. Non risolverà tutti i problemi della giustizia, ma questa è una legge giusta, a prescindere dal Delmastro di turno”.