
Foto Ansa
il viaggio
Meloni vola a Bruxelles e brinda a Ventotene con i suoi: "Non capisco cosa ci sia di offensivo"
La premier arriva nella capitale belga per il Consiglio europeo. Salta un evento con Tajani e Lollobrigida per cenare con la delegazione di Fratelli d'Italia nell'albergo dove risiede anche il ministro degli Esteri, ma si trincera con i suoi. Con i giornalisti torna sul discorso alla Camera: "Ho fatto arrabbiare? Non capisco cosa ci sia di offensivo"
Grand Hotel Centro Destra a Bruxelles. Meloni e Tajani nello stesso albergo, Salvini a pochi metri, ma il vertice di maggioranza non si fa. La premier dribbla l’evento di presentazione del Vinitaly alla residenza dell’Ambasciatore, a cui partecipano invece il vicepremier Antonio Tajani e il ministro Francesco Lollobrigida, e si chiude con i suoi 24 eurodeputati ai piani alti di un noto albergo del centro della capitale belga per una cena di delegazione, la prima dall’inizio della nuova legislatura Ue.
L’albergo, per coincidenza, è anche quello in cui risiede Antonio Tajani, che rientra a tarda sera quando la cena meloniana è ancora in corso, ma tira dritto verso la camera. A Bruxelles c’è anche Matteo Salvini, il quale però decide di partire a tarda sera.
Meloni, dunque, vuole vedere solo i suoi. E infatti, per mantenere la riservatezza della cena FdI, gli eurodeputati meloniani si affidano a un pullmino a noleggio con vetri oscurati che passa a recuperarli, tipo scuolabus, per depositarli silenziosamente nel parcheggio sotterraneo dell’albergo. Da lì si sale nella saletta blindata, la stessa usata pochi mesi fa per il supervertice dei Patrioti, dove Salvini strinse la nuova alleanza europea con Le Pen, Orbán, Abascal & Co.
Prima di raggiungere la sua delegazione, Meloni, lasciando il suo albergo, si concede un’ultima battuta sulla questione Ventotene: "Ho fatto arrabbiare? Ho letto un testo… non capisco cosa ci sia di offensivo. Un testo si può distribuire ma non leggere? È un simbolo? Non l'ho distorto, l'ho letto. Ma non per quel che il testo diceva 80 anni fa, ma perché è stato distribuito sabato scorso", ha polemizzato la premier prima di salire sull’auto blu.
Piccola deviazione, Meloni incontra, a tarda sera, la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola. Il colloquio, spiegano le fonti, è stato un intenso scambio di opinioni sui temi in agenda del Consiglio europeo e del vertice di domani, a partire dagli ultimi sviluppi in Ucraina e in medio oriente. Particolare attenzione è stata infine riservata al rilancio della competitività europea, spiega Palazzo Chigi.
Meloni raggiunge poi i suoi fedelissimi, che parlano di “una premier in splendida forma”. Si sboccia e parte anche un brindisi “al manifesto di Ventotene”, racconta qualcuno. Una serata euforica, da cui i colonnelli Fidanza e Procaccini scendono quando ormai è quasi mezzanotte. Fuori programma l'arrivo di un corteo di autoblu da cui scende il segretario generale dell'Onu, António Guterres, ma più che impensabili allieneamenti si parla di coincidenze brussellesi.