
Il racconto
Elly Schlein in aliscafo. Tutti A Ventotene! Agende saltate, dilemma nel Pd: andare o no? Il regista Paolo Virzì: “Mica è Ibiza”
Il Pd laziale lancia il mob sull'isola, contro Meloni, ma la segretaria è in Sicilia, con Don Ciotti. Intanto nel Pd il congresso anticipato diventa azzeramento della segreteria
Ventotene batte Roccaraso. Una delegazione Pd parte, domani, in aliscafo per l’isola, Elly Schlein è piena di inviti, un nuovo grande dilemma tormenta il Pd: è radicalmente meglio dare buca o è da riformisti partire per l’isolotto? Meloni impone il dazio della memoria. Schlein dice al Foglio che lei sarà oggi a Trapani, per la semina di Libera con don Ciotti. E a Ventotene, cara segretaria, ci sarà? “Vediamo l’agenda”. Sono ferie di marzo. Andate a male. La corrente Chatwin (Orfini, Amendola, Sarracino, Righi Kierkegaard, Provenzano) tenta di reclutare giornalisti: “Porta pure papà, vieni!”. Lo scorso sabato a piazza del Popolo, per Repubblica, domani a Ventotene. E la famiglia? Si sfasciano coppie, programmi. Altiero Spinelli con il bagaglio a mano.
Per colpa di Meloni saltano i piani. Il compagno Federico Fornaro, il protagonista del diverbio sul manifesto di Ventotene, “inginocchiati, inginocchiati” rivolto a Meloni, è l’eroe del momento. I simpaticoni del Pd spediscono il video di Mario Merola che ritrova il figlio, ingrato, nel film Zappatore e gli urla “addenócchiate, addenócchiate”. Fornaro come Merola, Meloni come Ernesto Galli della Loggia … la disfida del Manifesto è iniziata con il pianto e si sta concludendo con le scarpe da barca. A Ventotene! Il Foglio dà la notizia che un manipolo di coraggiosi, di spinelliani, guidati dal grande deputato Roberto Morassut, deporrà una corona sulla tomba di Altiero (urge ricerca della Luiss commissionata da John Elkann su quanti figli vengono ancora chiamati Altiero). Morassut in viva voce comunica che si parte da Formia, in aliscafo, alle 12, e che alle 15 si rientra. Ovviamente ci si rifocilla. Su X i commenti: “Chi paga questa volta, Gualtieri come sabato scorso?”. Tutti a dire: vilipendio, nessuno, a destra, ironico, a scrivere: ma Meloni lo fa per il Pil, per rilanciare il turismo di sinistra! E per rovinargli un altro sabato. Le talpe Rai puntano sul complottone anti Benigni: “Hanno informato Meloni che Benigni, nelle prove, avrebbe parlato del Manifesto di Ventotene, lei lo ha anticipato, gliel’ha strappato prima”. Giuseppe Castiglione, di Forza Italia, afferma che di questo passo alla sinistra resta solo Michele Serra, e che “Meloni fa il loro bene, li sfida, li sprona a essere più moderni”. Nel Pd, prosegue il tormento. Nessuno ha il coraggio di spiegare “io, però, avrei la grigliata con il vicino con cui ho fatto pace dopo anni di battibecchi. Non vale forse come prova di pacifismo?”. Il compagno Cuperlo è scagionato perché fin da ragazzo porta le cicatrici del comunismo italiano: “Dunque, quando ero segretario della Fgci, dovevo andare a Palermo, il giorno del mio compleanno, per commemorare, come è doveroso, la morte del generale Dalla Chiesa, stesso giorno: 3 settembre. Il 20 agosto, di ogni anno, il compagno Ugo Sposetti, mi chiama alle sette di mattina per andare al Verano a commemorare il compagno Togliatti”. E domani? “A Genova, a commemorare il compagno Tortorella”. Un pezzo che avevamo nel cassetto, ma utile oggi, è: Pd e Corone. Provenzano, da vicesegretario di Enrico Letta, non mancava una commemorazione, un po’ come i vecchi democristiani che andavano a tutti i funerali e i battesimi. Provenzano che è un bravo guaglione, a cui Igor Taruffi vuole portar via il mappamondo, la sua delega internascional, rimane spiazzato dall’iniziativa del compagno Morassut, ma dice che “cambierò gli appuntamenti per un’iniziativa che ritengo meritevole”.
Nel Pd esiste un lessico speciale. Radicalmente traduce “devo essere più pacifista di Giuseppe Conte”; gestione unitaria = comanda Franceschini; quantico sta per “ma che ne so che devo fare?”; riformista equivale a “vabbè è tanto per segnare il punto”; meritevole è il corrispettivo di “ma proprio all’ultimo minuto me lo dovevano dire?”. Piero De Luca alla buvette, il solo che ancora ricorda all’Italia il Pnrr, assicura che ci sarà una grande delegazione. Orfini lotterà da Pompei: “Ho un’iniziativa di Left Wing”. Insomma, chi ci va? La segreteria, come detto, è in Sicilia , Furfaro Pajetta è papà da poco ed esonerato. Il Pd laziale rappresenta la linea Maginot degli armigeri della memoria. Che poi, ci sarebbe ancora da capire a che punto sia arrivato il “chiarimento politico” annunciato da Schlein. Le quotazioni del congresso anticipato, in una settimana, sono salite e scese come il conto corrente degli operai al 21 del mese. In rialzo è l’idea azzeramento della segreteria. Stabile è l’altra: finisce in niente, in direzione con una presa di posizione “assertiva” dei riformisti. Assertivo = Decaro non si vuole candidare. Telefoniamo a Paolo Virzì, il regista di “Ferie d’Agosto”, il cantore della sinistra, e di Ventotene, che ride: “Ventotene? Mica è Ibiza”. Infatti è il Pd: vorrebbero ballare la disco di Bob Sinclair ma finiscono sempre sotto le stelle con la birra sgasata e Guccini. Ibiza, magari!
Carmelo Caruso