(foto Ansa)

"Lo rifarei"

Processo a Gualtieri. I fondi per Piazza del Popolo, la Commissione, la Lega all'attacco. E il sindaco rivendica

“Trovo onestamente molto triste che vi siano persone che non considerino l'Europa un patrimonio di tutti"

Marianna Rizzini

Gli esposti leghisti, le critiche dell'ex sindaca Virginia Raggi, la difesa del capo segreteria Albino Ruberti e del capo di Gabinetto Alberto Stancanelli. "Stessa modalità organizzativa anche ai tempi di Alemanno", per un evento sul muro di Berlino che costò 896 mila euro. Il ruolo di Roma "città dei trattati".

“Rivendico, e con orgoglio”, dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri al Foglio, a proposito delle polemiche sul finanziamento della manifestazione “Una piazza per l’Europa” di sabato scorso, nata da un’idea del giornalista Michele Serra, con il sostegno di molti sindaci. Tra cui Gualtieri. “Lo rifarei”, dice nel giorno in cui intanto, in Campidoglio, in Commissione Trasparenza, va in scena il processo contro di lui, dopo la presentazione di un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti da parte dei consiglieri leghisti Fabrizio Santori e Maurizio Politi. Oggetto: i circa 270 mila euro di fondi pubblici spesi per la manifestazione. Tesi della Lega: l’evento istituzionale era in realtà un evento politico di parte. E ieri anche l’ex sindaca grillina Virginia Raggi criticava le modalità della decisione. Gualtieri ribadisce: “Trovo onestamente molto triste che vi siano persone che non considerino l’Europa un patrimonio di tutti. E il fatto che la città dei trattati, Roma, dia il suo contributo per organizzare una grande manifestazione per difendere l’Europa, con la voglia di unire, non di dividere, dovrebbe essere considerato come un elemento positivo”.

E se, in mattinata, dalla Lega arrivavano strali sul “silenzio del sindaco”, Gualtieri al pomeriggio rispondeva: “Polemiche surreali. E’ come se qualcuno protestasse per il fatto che la Capitale d’Italia scelga di sostenere una manifestazione per il 25 aprile”. Era toccato intanto al capo della segreteria di Gualtieri, Albino Ruberti, difendere la scelta di affidare l’organizzazione alla società in house Zètema, davanti al presidente della Commissione Federico Rocca (FdI): “Con la giunta Alemanno”, diceva Ruberti, “si organizzò con Zètema, a seguito di un appello, una manifestazione per il 20° anniversario del Muro di Berlino, che costò 896 mila euro” e, più recentemente, è stata così organizzata  “la fiaccolata per Navalny in Campidoglio”. Dal capo di Gabinetto Alberto Stancanelli arrivava invece a Rocca una lettera in cui si parlava di Roma come città dalla “vocazione universale”, teatro della firma dei trattati europei nel 1957, motivo per cui, scriveva Stancanelli, si è riconosciuto all’evento del 15 marzo “interesse pubblico generale”. Come finirà? La parola passa ora alla Corte. 

  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.