
(foto Ansa)
Il colloquio
Rixi: “Quando la Germania si arma finisce in tragedia. La Francia ha bombette. Meglio la Svizzera". Parla il vice Salvini
Cresce nella Lega un sentimento antitedesco dopo la decisione del riarmo. Il viceministro dei Trasporti: "La Germania che vuole costruire carri armati al posto delle auto mi fa paura. Meglio seguire il modello della Svizzera"
Un leghista moderato, di valore, il viceministro di Salvini, e dei Trasporti, Edoardo Rixi pensa questo: “Ogni volta che la Germania si è riarmata sono stati massacri e tragedie. Ogni volta che l’Europa ha avuto l’egemonia di uno stato si è arrivati alla guerra. La Germania che vuole costruire carri armati al posto delle auto mi fa paura. I tedeschi si riconvertono dopo aver imposto la loro austerità, tolgono i freni al debito dopo aver imposto le loro regole all’Europa. Non mi va bene”. Rixi, lei è antitedesco? “Io sono figlio del 25 Aprile, dell’Italia liberata dagli americani. Il mio modello è la Svizzera, un esercito difensivo, che non fa paura a nessuno. Io sto con l’America e non con la Francia che ha solo bombette”.
Sta crescendo nella Lega un sentimento antitedesco, un altro paese nemico, dopo la Francia del presidente Macron, definito dal segretario Matteo Salvini, “un matto”. Il capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, nel suo ultimo intervento, riprodotto suoi social di partito, ha dichiarato che “dietro questa proposta di Rearm Europe c’è un interesse tedesco, che è in qualche modo confermato da quello che è successo nel parlamento tedesco stesso, dove è stata votata una modifica costituzionale che toglie il pareggio di bilancio e permette l’indebitamento per l’acquisto di armamenti”. Andrea Crippa, altro vicesegretario di partito, ci dice che la Germania “sta facendo entrare nei suoi porti le merci cinesi, aggira una sorta di muro che l’occidente si è dato contro la Cina. Vuole imporre la sua politica estera in Europa. Ecco perché non ci piace la Germania”. Non è uno stato d’animo, ma è una linea politica decisa da Salvini e approvata anche dal suo ministro dell’Economia, il leghista, Giancarlo Giorgetti, intimorito dagli effetti che hanno le decisioni tedesche sull’economia italiana. La prova, ancora una, è il colloquio di Rixi con il Foglio, alla Camera, finito con una sincera stretta di mano. Rixi dice che di questa Germania che si riarma non si fida, che la decisione di modificare la Costituzione tedesca, in un periodo che in Italia corrisponde agli affari correnti, è presagio di un futuro pericoloso. Rixi, perché afferma che “ogni volta che la Germania si è riarmata è finita in massacri e tragedia”? “Non lo dico io ma la storia. Pensate a Napoleone e poi agli stati centrali, infine alla Germania del Novecento. In tutti e tre casi è finita in una carneficina, con le trincee”. Alla domanda sulla necessità di una Difesa europea, il viceministro, esponente del governo Meloni, risponde che “Nato ed esercito europeo sono antitetici. Dobbiamo scegliere o Nato o Difesa europea” e che la proposta di protezione, di ombrello nucleare, francese, non è da prendere in considerazione. Perché non accettare la proposta di collaborazione con la Francia, per quale ragione? Spiega Rixi: “Perché le testate nucleari di Macron sono bombette. Può risultare sgradevole la parola ma è così. Le testate nucleari, intendo autentiche testate nucleari, ce l’hanno America, Russia e Cina, e io sto con il partner americano”. Trump le fa meno paura della Germania? “Distinguo. L’Italia, e io per primo, ha avuto ottimi rapporti anche con l’Amministrazione Biden”. E i dazi, che colpiranno l’Italia, non sono forse un dramma per le imprese del nord? Per Rixi, i dazi di Trump non sono altro che l’arma che agita il presidente americano per accelerare la scelta europea. Dice Rixi: “Trump usa i dazi perché chiede all’Europa di decidere. Vuol farci capire: state con noi! La nostra, la mia scelta, è stata fatta e mi dispiace che la sinistra non lo capisca, che occhieggi alla Cina. Sui dazi, l’America fa il suo, così come Meloni che sta cercando un compromesso”. La convinzione di Salvini, della Lega, il racconto che il partito ha deciso di fare è che i dazi americani sono la conseguenza dei “dazi europei”, dove la parola “dazio” sta per le politiche “scellerate” sul Green deal. Ancora Rixi: “Con lungimiranza, l’Inghilterra si è tirata fuori. Non dico che la soluzione sia l’uscita dell’Italia dall’euro ma non posso accettare neppure che la Germania svolga il ruolo di stato centrale. Quest’Europa attuale è al traino della Germania, una Germania che sta per intraprendere un’economia di guerra come nei primi anni del Novecento”. La Lega si è fatta antikaiser. Germania, achtung!


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