
Crio patria e famiglia
Francesco Lollobrigida: "Faccio la crioterapia come Cristiano Ronaldo. Uno dei calciatori più longevi"
Il ministro dell'Agricoltura: "La crioterapia aiuta a vivere più a lungo, ma la vera 'longevity' è mangiare e bere italiano". Contro i dazi? Chissà
Roma. Ministro Francesco Lollobrigida, ci dica come si fa a sopportare il freddo antartico della “crio”. “Il freddo della crioterapia ha un effetto analgesico”. Ma parliamo di 80, 90, addirittura 130 gradi sotto lo zero. “Il ghiaccio fa bene ai muscoli. Ma io lo faccio per un tema di salute. Non certo di bellezza”. Ma quand’anche fosse, ministro, non avrebbe di che scusarsi. Converrà con noi che solo i superficiali non badano alle apparenze. O no? “Sì. Per carità. Ma io lo faccio per questioni di salute, non estetiche, avendo sempre praticato molto sport”. Il pervicace sportivo raggiunto al telefono è dunque il ministro dell’Agricoltura, o meglio della Sovranità alimentare, nonché (ex) cognato di Giorgia Meloni, storico fidanzato di Arianna, Francesco Lollobrigida. Il quale, come rivelato ieri da questo giornale, frequenta da tempo, anzi da anni, una centro “longevity” all’Eur. Vicino casa sua e delle sorelle Meloni. Un’oasi di bellezza, e fonte della gioventù, dov’è seguito da una “clinic manager”.
Immaginatevi quindi i “percorsi interdisciplinari”, le fragranze, gli integratori, le creme “overnight” e quelle “anti-age”. E soprattutto, poi, figuratevi le avveniristiche cabine con temperature glaciali che rimandano a Miami o alla Silicon Valley. Con o senza azoto, dipende. Ma il nostro Lollo, il Lollo nazionale, non è l’unico a frequentare queste terme ghiacciate dell’anima. Perché anche la presidente del Consiglio Meloni, sappiamo, è un’amante del trattamento (“addicted alla crio”, diceva ieri al Foglio la titolare del centro “Longevity Suite”, Shura Santaroni). Ma se lui, Lollobrigida, ha da sempre un’attenzione speciale per la linea – “Beautiful” era il nome in codice ai tempi della sezione di Colle Oppio, fonte battesimale della destra di governo – non è da meno lei: la presidente. Che monitora la vita frenetica con anelli smart (uno glielo regalò anche Matteo Renzi). Che non perde un appuntamento al Cosmoprof Worldwide, la fiera dell’industria cosmetica a Bologna. Che da sempre, invero, pratica tanto sport. Ma torniamo a noi. Ovvero a lui.
“Lei s’interessa di calcio?”, ci chiede ora il ministro. Ehm. No. “Ma saprà comunque chi è Cristiano Ronaldo”. Più o meno. “Ecco, se ha presente Ronaldo, saprà che pure lui si sottopone a queste terapie. E che, guarda caso, è stato uno dei calciatori più longevi”. Lei vuole essere come Ronaldo, quindi, ma in Parlamento? “Voglio solo dire che le terapie col ghiaccio aiutano. Anche a durare”. La gran cosa è durare, ministro, ha ragione. “Anche Miroslav Klose della Lazio…”. Squadra di cui Lollobrigida è tifoso. “Anche Klose, dicevo, usa il ghiaccio come analgesico per i traumi derivanti dall’attività sportiva intensa”.
Il governo non ha vita meno intensa di una squadra di calcio. Ma a proposito di longevità, il gelo ha buoni effetti sulla tenuta del governo? Il segreto della vostra durata è nel vento a 80 gradi sotto zero? E’ questo l’elisir di lunga vita alla regina? “No. Non rispondo”. Consiglierebbe una congelatina all’Eur agli altri parlamentari? “Non rispondo”. Magari ai soci di maggioranza, per distendere le tensioni, alleviare le infiammazioni. “Niente”. E all’opposizione? La produzione di sirtuine aiuta a prevenire le malattie neurodegenerative. “Non rispondo”.
“Crio” a parte, lei s’interessa di “longevity”? Sa che c’è tutto un filone di studio, dal campo medico all’urbanistica? “Purtroppo non ho tempo, facendo il ministro. Non riesco a occuparmene. Come non ho più tanto tempo, ahimè, per andare quanto dite voi in crioterapia. Che, intendiamoci, ha senso solo se si pratica molto sport”. E lei ne pratica assai. “Prima di fare il capogruppo, sì. Adesso faccio quello che posso. Rispetto alla longevity, invece…”. Sì? “Ecco. Posso solo dire che al dicastero dell’Agricoltura mi sono rafforzato in un antico convincimento”. Quale? “Che un bicchiere di vino italiano fa bene. Che mangiare frutta e verdura italiana fa bene. Che, in generale, mangiare e bere italiano aiuta a vivere più a lungo. In media, otto anni più a lungo di uno statunitense”. Subliminale punto dolente. Dopo la commedia (post)umana della “crio”, eccoci infine alla tragicommedia delle imposte. Ai dazi che pungono più del freddo. I dazi che si vorrebbero congelare. Magari, più che all’Eur, con una seduta a Bruxelles.