
Il racconto
Salvini eletto segretario della Lega fino al 2029. Ossessione Viminale: "Ne parlerò con Meloni e Piantedosi"
Si conclude il Congresso della Lega con la nomina di Salvini segretario. Ma Meloni ora ha un problema. Attacchi all'Europa e la promessa che sarà il suo ultimo giro alla guida del partito
Firenze. Segretario per acclamazione, fino al 2029, ossessione Viminale, e promessa che sarà il suo ultimo giro, l’ultimo Salvini. Il Congresso della Lega nomina Salvini segretario per i prossimi quattro anni. Nessuna sorpresa, nessun fischio, solo urla “Matteo bravo”, Vannacci tesserato. C’è però un problema per Meloni. Salvini vuole il posto di Piantedosi, dice che parlerà con Meloni perché glielo chiede il partito. Che si fa? E’ una richiesta di rimpasto ma fatta passare per un richiesta della Lega “Lo chiedono i miei”. Si, vabbé. Lacrimuccia, sui figli, il tempo perso, la frase che in sala “c’è già il prossimo segretario della Lega”. Tra quattro anni forse ci sarà Vannacci. Da Roma arriva il saluto di Meloni: “Condividiamo la stessa visione del mondo”. Orsini di Confindustria dice che ci serve commerciare con i paesi del Mercosur. E’ un discorso pastone: Harry Potter, ricordi di Bossi, poster della vecchia Lega, Salvini che dice “sto bene a fare il secondo” e soliti strepiti contro la “gentaglia”, poi sputacchi contro l’Europa, (“serve la motosega di Milei”) il governo Draghi e l’ingresso della Lega definito “male necessario”. Giorgetti non applaude. Finisce con le note di Felicità, ancora, sempre. Quella di Salvini sicuro, quella di Piantedosi, meno. La sua Albania ora è la Campania.