
Verso il voto
La Campania di Schlein e i voti di De Luca
Gli emissari del Nazareno a Napoli per incontrare i consiglieri regionali. Si cercano i voti di De Luca, ma IgorTaruffi promette anche un incontro tra il presidente e la segretaria
Elly Schlein si presenta alla Campania. Che le toccherà presentarsi anche a Vincenzo De Luca, l’uomo che non voleva candidare per un terzo mandato e che adesso, fermato dalla Corte Costituzionale, vuole mettere bocca sulla sua successione? Un incontro tra i due, ha annunciato ieri Igor Taruffi, uomo macchina del Pd, ci potrebbe anche essere. Ma per adesso nessuno ne sa nulla e una pace concreta tra Schlein e quello che, nella narrazione del Nazareno, è diventato il simbolo degli odiati “cacicchi” sembra ancora lontana. Per presentare la sua proposta per il dopo De Luca Schlein non è andata direttamente a Napoli. A riunire nella sede del Pd napoletano i segretari provinciali, i parlamentari (compreso il figlio di Vincenzo, Piero De Luca), gli eurodeputati campani e i consiglieri regionali del Pd ha mandato i suoi uomini per le questioni complicate. Igor Taruffi e Dario Baruffi, rispettivamente responsabili organizzazione ed Enti locali della segretaria. Spetta a loro coniugare il radicalismo di Schlein con la concretissima ricerca di consenso che, De Luca o no, serve per vincere le elezioni, specialmente quelle regionali. Soprattutto perché, l’obiettivo tacito ma chiaro del Nazareno è quello di riuscire a prendere i voti di De Luca, lasciando quanto più in disparte il governatore uscente. Sedurre i suoi portatori di voti, senza dover trattare direttamente con lui.
E infatti di questo incontro annunciato da Taruffi per adesso nessuno sa nulla. I fedelissimi del governatore spiegano: “A noi nessuno ha detto ancora niente, in ogni caso quel che conta è capire cosa Schlein vorrà da dire”. Anche da Sant’Andrea delle Fratte confermano che per adesso non c’è stata neppure una telefonata. Si preferirebbe forse persino evitarlo l’incontro (tanto che tra chi è vicino a Schlein ieri veniva sottolineato come “nessun consigliere regionale o segretario provinciale ha chiesto esplicitamente che Schlein veda De Luca”). E che si tratti di un incontro “eventuale” lo si capisce anche leggendo per intero quanto detto da Taruffi al termine dell’incontro: “Un incontro della segretaria Schlein con De Luca? Ci sarà, ma adesso abbiamo la necessità di tenere insieme un gruppo dirigente diffuso, che ha lavorato e sta lavorando che deve continuare a farlo in modo unitario. Nessuno può porre condizioni”. Della serie: prima vediamo cosa ci dice “il gruppo dirigente diffuso”, poi vediamo se sarà necessario coinvolgere anche il governatore. Ma che cosa offre la segretaria a chi, come il consigliere Mario Casillo, nel 2020 riuscì a raccogliere da solo 42 mila preferenze? I portatori di voto sabato erano stati convocati anche da De Luca. Pronti ad ascoltare il presidente uscente come la giovane segretaria.
De Luca a loro e agli altri capogruppo della sua variopinta maggioranza ha già proposto le sue condizioni. Sono tre, più una chiosa che conta più di tutto il resto: partire dal lavoro svolto nei dieci anni in cui ha guidato la regione, individuare un profilo in grado di perseguire il programma avviato e avere un consenso trasversale, ma anche aprire alla coalizione più amplia possibile, 5 stelle compresi. Tutto questo per dire “No ai giochi della politica politicante romana sulla pelle delle reali esigenza della Campania e dei territori”. E’ chiaro che la cartina di tornasole di tutto questo sarà il nome del futuro candidato. Il presidente vorrebbe sceglierlo come ha fatto Stefano Bonaccini con Michele De Pascale in Emilia-Romagna. O almeno vorrebbe poter mettere il suo veto su un nome che davvero non gli va giù: quello del 5 stelle Roberto Fico. Ma l’apertura al Movimento non è insignificante. Il nome del governatore per la sua successione infatti arriva lo stesso dalle fila del Movimento. Ma, a differenza dell’ex presiedente della Camera, è un nome che gli piace. Quello dell’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa, con il quale i rapporti, non è un segreto, sono più che buoni.

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