
(foto Ansa)
l'intervista
Fumarola (Cisl): "Bene Meloni da Trump. Schlein e i contratti bloccati? Lo dica a Cgil e Uil. Il Pd voti la nostra legge”
La segretaria della Cisl promuove il viaggio della premier negli Usa ("bilancio positivo"). E ribadisce la contrarietà sui referendum promossi dalle opposizioni: "Pensare che abolendo il Jobs act si risolvano le criticità del nostro sistema-lavoro è illusorio"
“L’apertura di un canale di dialogo con gli Stati Uniti è un fatto importante , mi sembra che il bilancio sia positivo”. Lo dice, parlando col Foglio, la segretaria della Cisl Daniela Fumarola. “Bene ha fatto la premier Meloni a ribadire la necessità di un confronto serio con l’Europa. Ma il cuore del vertice è stato quel ribadire pieno appoggio all’Ucraina, per una pace giusta e duratura. Una posizione granitica, che Trump ha dovuto incassare”, prosegue Fumarola. Che ha tratto dal viaggio spunti positivi anche sull’economia. “Per quanto riguarda i dazi l’auspicio è che il ‘soft power’ meloniano e una compatta risposta dell’Europa riportino l’amministrazione Usa a più miti consigli, con una politica economica equilibrata, nel solco dei valori e degli affidamenti che da ottanta anni legano l’area euro-atlantica”.
Quando si è aperta la crisi dazi le parti sociali sono state convocate a Palazzo Chigi. Come giudica l’ipotesi di trasferire risorse dal Pnrr a ristori per le imprese, qualora un accordo non lo si riesca a chiudere? “Proteggere il lavoro e le imprese d’altra parte è un obiettivo di coesione in tutto e per tutto. Più che il quanto ci interessa il come”, risponde allora Fumarola. “Le risorse che il governo vuole mettere in campo non devono essere distribuite a pioggia, ma orientate in modo condiviso dalle parti sociali su strumenti di protezione e rilancio dell’occupazione e delle produzioni. Bisogna anche guardare oltre l’eventuale emergenza. E in questo abbiamo apprezzato che la premier abbia proposto un patto con sindacato e impresa per affrontare alcuni nodi di struttura che frenano pil e coesione. Dobbiamo puntare a un accordo che rilanci e leghi salari e produttività, formazione e innovazione, buona flessibilità contrattata e partecipazione. C’è da rafforzare, in uno schema concertato, la sicurezza nei luoghi di lavoro e da accelerare l’attuazione del Pnrr garantendo piena e buona qualità della spesa. Tutto questo richiede corresponsabilità da parte di soggetti responsabili”.
Responsabilità che la Cisl ha chiesto al governo. Ma anche alle opposizioni, con cui però il rapporto sembra meno avviato rispetto a quello con la maggioranza. Sui referendum promossi su Jobs Act e non solo, del resto, vi siete detti contrari. “Noi giudichiamo solo il merito dei contenuti dell’azione di governo e non la dialettica tra maggioranza ed opposizione”, ragiona Fumarola. “Sui referendum la Cisl è stata molto chiara dal primo momento: sbagliato immaginare di governare il mercato del lavoro a colpi di plebisciti. Pensare che abolendo il Jobs act si risolvano le criticità del nostro sistema-lavoro è illusorio: per certi versi le tutele peggiorerebbero, come per le indennità ai licenziati. Il mondo del lavoro è cambiato e servono nuove risposte. Per questo la Cisl propone uno Statuto della persona nel mercato del lavoro che assicuri protezione e promozione dell’individuo lungo tutte le transizioni dallo studio al lavoro e da un impiego all’altro. La persona deve essere accompagnata costantemente, garantendo sostegno al reddito legato a percorsi continui di formazione e un orientamento nel sistema produttivo degno di questo nome”.
Ieri Schlein sul Sole 24 ore ha accusato il governo per non aver rinnovato i contratti di 5 milioni di persone. Eppure, come nel caso della Pa, è stata la contrarietà di alcune sigle come Cgil e Uil, a bloccare quei rinnovi. “Noi siamo profondamente convinti del valore della contrattazione, tanto è vero che abbiamo firmato due mesi fa il contratto delle funzioni centrali, nonostante il parere contrario di altri sindacati”, dice risolutamente la segretaria della Cisl. “Penso che la Segretaria Schlein dovrebbe rivolgere il suo appello a chi sta bloccando i rinnovi del pubblico impiego, negando aumenti salariali, arretrati e la rivalutazione delle indennità a centinaia di migliaia di lavoratori, a cominciare dalla sanità: in alcune regioni, il mancato rinnovo sta già mettendo a rischio il pagamento delle indennità di pronto soccorso”. L’appello alla segretaria Schlein, peraltro, coinvolge anche il sostegno al ddl sulla partecipazione dei lavoratori, partito dalla raccolta firme della Cisl e a cui per adesso i dem si sono opposti. “Confidiamo in un voto positivo del Pd al Senato. Siamo ormai ad un passo da una svolta storica che attua un articolo della Costituzione per troppi anni dimenticato. La nostra proposta è pura esaltazione della contrattazione, promozione delle relazioni industriali e degli accordi bilaterali tra mondo del lavoro e dell’impresa. È una sfida che dovrebbe unire il Paese e tutto il Parlamento”, è l’auspicio finale di Fumarola.