L'intervista

Boldrini partigiana: "Meloni usa la morte di Francesco, ha ridicolizzato il 25 aprile. Zuppi Papa ci piace"

Carmelo Caruso

Parla l'ex presidente della Camera: "Francesco Papa progressista, la destra altera la sua memoria, Meloni ci consegna Trump, basta armi a Ucraina. Schlein premier"

Laura Boldrini con il fazzolettone partigiano. Presidente, il 25 aprile “sobrio”? “Un pretesto per oscurare la festa nazionale”. Giorgia Meloni? “Si è consegnata a Trump. Rinuncia al gas algerino e compra quello americano. L’Italia ci rimette”. Elly Schlein? “Ha smascherato la destra che voleva espropriare la memoria di Francesco”. E il Pd? “Deve essere radicale”. Il cardinal Zuppi possibile Papa? “E’ un uomo di pace e non può non piacerci”. Cara Boldrini, ex presidente della Camera, deputata del Pd, per il 25 aprile, lei è rimasta sobria? “Dipende da cosa intende per sobrio, se il rosso è ritenuto un colore sobrio così come lo è cantare Bella Ciao, allora sì: ho vestito di rosso e cantato Bella ciao. Sono rimasta sobria”.

 

Presidente, le leggiamo la dichiarazione di Meloni sul 25 aprile. Dice la premier che “onora la libertà e i valori democratici negati dal regime fascista”. Le basta o non è sufficiente? “Se è coerente a questa frase Meloni deve dirsi antifascista. Quanto ha dichiarato è un’ovvietà, il minino per rientrare in uno schema di accettabilità dopo un decreto, quella sulla sobrietà, che ha esposto il governo al pubblico ludibrio, un modo maldestro di gestire la festa della nostra Liberazione”. Il 24 aprile, alla Camera, l’abbiamo vista indossare il fazzolettone partigiano dell’Anpi e oggi ci saranno i funerali di Francesco. Papa Bergoglio era un partigiano? “Le rispondo che non si può giudicare un Papa con le categorie politiche. Era un Papa dai precetti conservatori, per quanto riguarda aborto e famiglia, ma il Francesco che tutti abbiamo conosciuto era anche il Papa dei senza fissa dimora, di Lesbo, Lampedusa, dei salvati in mare, delle migrazioni, dell’enciclica Laudato si’. Era un pacifista, ambientalista, contro le disuguaglianze. Ecco perché aveva una connotazione progressista. La destra e Meloni, commemorandolo, hanno provato ad alterare la sua personalità, a riscriverne la storia”. Meloni ha ricordato il suo rapporto personale. E’ forse invidiosa della premier? “Ma per favore! Anch’io ho incontrato più volte Francesco, ma non lo vado a esibire. Erano incontri sia privati sia istituzionali. Meloni ha solo trovato un altro modo per parlare di se”. Parliamo ancora del 25 aprile: lei dove ha festeggiato con sobrietà? “A Orbetello dove il sindaco ha negato il suolo pubblico all’Anpi. Ha compiuto una scelta vile, contro la Costituzione”. Non è invece  “rispetto” in memoria del Pontefice? “Ma cosa vuol dire? Come se il 25 aprile fosse una festa sguaiata. Parlare di sobrietà è un modo per ridicolizzarla. Il funerale di Bergoglio è stato un pretesto della destra per tentare di oscurare il 25 aprile”. Diranno la “pacifista Boldrini”, “l’agenda Boldrini”, “Boldrini city Ramblers”. Lei non crede nel ruolo di ponte della premier con Trump? “Ma quale ponte! E’ una narrazione fantasiosa. Meloni fa quello che Trump vuole”. Ci ha consegnato all’America? “Rispondo con quello che vedo. Meloni si è impegnata ad alzare la spesa per la difesa e a comprare armi da Trump, gnl americano che costa il doppio del gnl algerino. Per questo ha ricevuto elogi. L’Italia ci ha solo perso. E sui dazi non poteva trattare nulla”. Lo sa che c’è un Pd preoccupato? Sa cosa si dice di Schlein e del suo intervento alla Camera, su Francesco, quello sulla “destra ipocrita”? Il Pd, sottovoce, dice che la segretaria ha esagerato. Sono forse troppo “sobri” i suoi colleghi? “Io sono dell’opinione che Schlein sia stata ineccepibile. Contro questa destra bisogna parlare chiaro, in maniera radicale, dura, forte. Bisogna insistere su salario minimo, sanità, casa. Radicali nei temi e tenaci nelle alleanze”. E secondo lei così si vincono le prossime elezioni? Non servirebbe un partito di centro alleato con il Pd? “Noi allarghiamo a tutti, ma partendo dal programma”. E con l’Ucraina come la mettiamo? Le armi sì o le armi no? Come si difendono gli ucraini? “Senta, la Ue ha una responsabilità storica enorme. Ha mandato solo armi”. E cosa doveva fare? “Tentare un’iniziativa politica, tentare il negoziato fra Russia e Ucraina. Il risultato è che adesso la trattativa è nelle mani di Trump, e la fa sulle spalle dell’Ucraina. Cosa otterrà l’Ucraina dopo tre anni di guerra? La pace di Trump, se arriverà, toglierà molto all’Ucraina. Oggi l’Ucraina è contesa da due avvoltoi. Trump e Putin. Uno, Trump, vuole le terre rare, l’altro, Putin, il suo territorio. Altro che pace giusta! Questa è una pace predatoria. Occorreva tentare il negoziato sin dall’inizio, fare ogni possibile sforzo che invece è mancato”. Tra pochi giorni ci sarà il Conclave: è vero che la sinistra tifa Zuppi? Le piace? “L’ho conosciuto tanti anni fa durante una missione in Mozambico. Ha facilitato sempre la pace, è una personalità che conosce il mondo. Non può non piacerci”. Presidente Boldrini, Schlein può fare la premier? “Ma cosa mi domanda?”. Se la segretaria del Pd può essere l’alternativa a Meloni. Può davvero andare a Palazzo Chigi? “Non serve neppure chiederlo. Perché non potrebbe fare la premier? Sarebbe perfetta”. Lei ha fatto pace con Tajani? Sul web gira ancora il video del ministro degli Esteri che irritato le replica “e no, cosa? E no, cosa”. Cosa ha fatto per farlo arrabbiare? “Tajani a volte eccede negando la realtà. E ogni volta che lo contesto ripete che sono stata presidente del Parlamento. Lo fa perché non vuole le mie critiche, ma io certo non smetterò”. Boldrini ciao!

Di più su questi argomenti:
  • Carmelo Caruso
  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio