Un Negroni per le donne contrarie agli uomini

Camillo Langone
Oggi che alla Triennale di Milano comincia “Il tempo delle donne”, un festival contro la differenza sessuale e quindi contro l’uomo, per reazione guardo le bellissime foto di “Negroni Cocktail”, libro dedicato da Luca Picchi e da Giunti alla famosa miscela alcolica e al suo inventore.

    Oggi che alla Triennale di Milano comincia “Il tempo delle donne”, un festival contro la differenza sessuale e quindi contro l’uomo, per reazione guardo le bellissime foto di “Negroni Cocktail”, libro dedicato da Luca Picchi e da Giunti alla famosa miscela alcolica e al suo inventore. E vedo una collezione di segni maschili, di scettri della virilità: il conte Camillo Negroni aveva sempre un cappello in testa, aveva sempre una cravatta al collo, aveva sempre un sigaro o un bicchiere alle labbra (al tempo le donne raramente bevevano in pubblico e ancora oggi il gin contenuto nel Negroni respinge molte signorine), aveva sempre un fucile da caccia o un bastone da passeggio o un frustino da equitazione in mano. Sia lodato il festival femminista di Milano che mi sprona a incravattarmi di più, a fumare di più, a bere di più, a frustare di più.

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).