L'osceno spettacolo dei monsignori di Sodoma e dei preti di Gomorra

Camillo Langone
San Pier Damiani che nel “Liber gomorrhianus” invocasti il “pugno di ferro” per fermare il “vizio ignominioso e abominevole”, forse solo tu puoi capire cosa prova in questi giorni un penitente. Qui e ora non è in gioco solo il matrimonio, qui e ora tutti i sacramenti sembrano potersi sbriciolare

    San Pier Damiani che nel “Liber gomorrhianus” invocasti il “pugno di ferro” per fermare il “vizio ignominioso e abominevole”, forse solo tu puoi capire cosa prova in questi giorni un penitente. Qui e ora non è in gioco solo il matrimonio, qui e ora tutti i sacramenti sembrano potersi sbriciolare nelle mani lorde di un clero indegno, qui e ora rischia anche la confessione. L’osceno spettacolo dei monsignori di Sodoma e dei preti di Gomorra (un sacerdote di Pinerolo benedirebbe coppie omosessuali da anni: esiste un vescovo a Pinerolo?) aggiunge grande turbamento a chi è già grandemente turbato di suo. Ossia al penitente che non regge più il peso dei suoi peccati. A colui che cerca un uomo di Dio ma ora teme di incontrare in confessionale una marionetta di Satana in abito ecclesiastico. A colui che abbisogna del sigillo sacramentale ma ora nelle navate scorge ribelli loquaci, checche di curia col libro o il post o il tweet già pronto, e chi non vede l’ora di autosputtanarsi non vede l’ora di sputtanare, chiaro. San Pier Damiani, fammi la grazia di un confessore sicuro.

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).