Apologia di Carlo Cracco, che cucina i piccioni
San Paolo, “impostori imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiato”, hai scritto nella prima lettera a Timoteo. La profezia si è avverata, gli impostori si stanno imponendo. Un cuoco colpevole di cucinare piccioni è stato aggredito da impostori vegani nel suo ristorante: “Carlo Cracco è un assassino perché cucina gli animali". Lo stesso giorno, praticamente alla stessa ora, il braccio social dell'impostura animalista ossia Facebook mi ha censurato ossia cancellato una testa di bue appena macellata, troppo realisticamente dipinta da Rocco Normanno. Piccoli episodi che diventeranno sempre più frequenti e meno piccoli, e che indurranno prima autocensura e quindi autodafè. San Paolo, permetti che il profeta adesso lo faccia io: un grande chef andrà in televisione per dirsi pentito di aver fatto carriera con le cotolette. Sarà un nuovo colpo di flagrum sul corpo di colui che disse “Ho desiderato ardentemente di mangiare questo agnello pasquale”, ma nessuno ne sentirà il rumore, coperto dagli applausi.