Federico Pizzarotti non è una vittima
Nessuno creda a Federico Pizzarotti vittima. Federico Pizzarotti è un carnefice, un sadico. L’avviso di garanzia non è un formalismo come il sindaco di Parma vorrebbe far credere, e definirlo atto dovuto è nichilismo puro: come dire che il dovere è nulla. Io comunque per giudicare non ho bisogno dei giudici, lo so da solo che il sindaco Pizzarotti è un abusatore di potere. Perché risiedo a Parma. Sulla vicenda dei trenta candidati alla direzione del Teatro Regio, mobilitati da un bando e infine scavalcati dalla nomina diretta di una signora che al bando non aveva partecipato, mi taccio perché magari erano trenta somari e l’attuale direttora è un genio. Lo scopriremo.
Intanto so che ogni sabato, giorno di riposo, il sindaco mi sveglia alle otto del mattino e vuole mi precipiti, così come mi trovo, magari ancora in pigiama, giù per tre piani di scale (niente ascensori nelle vecchie case del centro storico) onde esporre sulla pubblica via la scatola della carta. E’ una vessazione, un capriccio caporalesco. Nel mondo civile esistono i cassonetti della carta, riempiti dai residenti quando fa loro comodo, mentre nella Caserma Parma se uno vuole liberarsi di giornali, vecchie riviste, imballaggi Amazon o Ibs, scatole delle uova, buste del fruttivendolo, deve svegliarsi quando vuole il caporal maggiore Pizzarotti. Dio ce ne liberi.