Ora et labora e compra Cucinelli
San Benedetto, hai ascoltato la mia preghiera ancor prima che finissi di pronunciarla. Chiedevo un santo che come te salvasse il meglio di una civiltà crollante e subito è arrivato un beato: Brunello Cucinelli. L’industriale umbro dell’abbigliamento si è offerto di ricostruire la basilica di Norcia e questo ci consola in quanto cristiani e in quanto italiani. E in quanto lussuosisti e in quanto liberisti: il Beato Brunello può permettersi questa spesa grazie agli alti prezzi dei suoi magnifici abiti e accessori (so di cosa parlo, mi hanno regalato una sua sciarpa lino-cachemire e ogni volta che la indosso mi sento Lord Byron a Palazzo Mocenigo).
Nicola Porro ha ragione, la disuguaglianza fa bene: un’industria senza margini, operante in un mercato livellato al servizio di consumatori miseri o taccagni, non può aiutare niente e nessuno. San Benedetto, alla tua regola del pregare e lavorare mi permetto di aggiungere un’esortazione: comprare, potendo, Brunello Cucinelli.