Nessun falconiere tra gli scrittori di oggi
“Il contatto con Gos era meglio dell’interminabile meschino conflitto tra maschio e femmina”. Gos era un astore, un grosso rapace che T. H. White, scrittore, falconiere e misantropo, tentò di addestrare nel 1937. Sei settimane di corpo a corpo e mente a mente, raccontate con prosa superba in “L’astore” (Adelphi). Per giunta White cacciava col fucile e sognava la caccia alla volpe… Chiuso il libro ho pensato agli scrittori italiani d’oggi, tutti professori o sceneggiatori, aspiranti professori o aspiranti sceneggiatori: nessun falconiere. Tutti aventi come unico argomento l’interminabile meschino conflitto tra maschio e femmina. Tutta una letteratura-sceneggiatura che meriterebbe di essere straziata da un astore gigantesco, come accadde alla pernice rossa che Gos “divorò aggredendola con famelica violenza e artigliandola in una stretta frenetica”.