Voglio una vita come Tom Wolfe
Voglio pubblicare anch’io un libro come “Il regno della parola”
Voglio una vita come Tom Wolfe. Voglio vestire eccentrico come Tom Wolfe, scrivere sarcastico come Tom Wolfe, vendere forte come Tom Wolfe. Voglio pubblicare anch’io un libro come “Il regno della parola” (Giunti) che se ne frega di Darwin e di Chomsky e dei loro seguaci saccenti e della pretesa sacertà e dell’onnipotenza sociale dell'evoluzionismo. Voglio ricordare che questa è una teoria indimostrata e forse indimostrabile (“Fenomeni che nessuno aveva mai visto o poteva sperare di riprodurre in meno di qualche milione di anni”), voglio mostrare che è un crimine contro l'umanità perché degrada l'uomo a bestia (“La dottrina della mancanza di ogni distinzione strutturale tra uomo e animale avrebbe fiaccato il senso morale in tutto l’occidente”), voglio affermare che l'origine scimmiesca è stata inventata per odio a Dio da una loggia di inglesi classisti, e oggi è ripetuta a pappagallo da baroni universitari tanto prepotenti quanto ignoranti. Poi voglio andarmene a spasso soddisfatto della mia ribadita superiorità, roteando il bastone da passeggio.