Fosse vero
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”
Fosse vero che la maggioranza degli italiani al referendum ha votato No per amore verso la Costituzione. Fosse vero, in tantissimi criticherebbero l'intervento del sociologo Ilvo Diamanti a favore della censura, apparso su Repubblica: “Sui social media la comunicazione rischia di diventare, e spesso diventa, più violenta, quando si parla di migranti e di immigrazione. E’ necessario esercitare maggiore sorveglianza. Per evitare la scissione fra la normalizzazione del fenomeno sui media tradizionali e la drammatizzazione che subisce sui media nuovi”. Fosse vero, in tantissimi farebbero notare che la richiesta di ancora più censura (fra autocensura e querele ne esiste già parecchia, parola di pluriquerelato) confligge con l’articolo 21 della Costituzione così gagliardamente difesa nelle urne: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”. Fosse vero, tantissimi partigiani del No mi incoraggerebbero a sfidare il sociologo-sorvegliante, mi esorterebbero a manifestare liberamente il mio non ritenere normale, il mio ritenere drammatica la presente invasione afro-islamica del territorio nazionale. Fosse vero.