Chiedo la parificazione della macellazione umana con quella animale
Garantire agli esseri umani da macellare almeno gli stessi diritti dei polli
San Camillo, ti hanno empiamente evocato (l’ospedale che assume solo ginecologi non obiettori è intitolato a te e non, più coerentemente, al mortifero abortista Marco Pannella) e allora ti prego di aiutarmi a chiedere la parificazione della macellazione umana con quella animale. (Farò la figura del cinico ma io e te sappiamo che sono solo un realista cattolico nella scia dell’Aquinate e del suo principio del male minore). La macellazione umana è pagata da tutti i contribuenti, compresi i contrari, quella animale solo dai singoli consumatori. A fini antidiscriminatori, così come gli addetti dei macelli vengono pagati da chi al ristorante ordina hamburger, o pollo e patatine, i medici che praticano aborti andrebbero pagati da chi in ambulatorio gli aborti richiede. Inoltre: la macellazione umana per aspirazione non prevede l’anestesia dell’essere umano da macellare, al contrario della macellazione animale per iugulazione in cui ad esempio il pollame viene stordito elettricamente e si presenta all’uomo delle forbici (lo so bene perché quelle forbici le ho usate di recente) privo di sensi. Sempre a fini antidiscriminatori, o si elimina lo stordimento animale, coi relativi costi, o si anestetizzano gli esseri umani prima che vengano spezzati e risucchiati o estratti membro a membro (gambe, braccia, torso, testa) dall’utero della cosiddetta madre. San Camillo, aiutami a spiegare la necessità di garantire agli esseri umani da macellare almeno gli stessi diritti dei polli da macellare.