Obiezione di coscienza contro l'obbligatorietà del servizio civile
Se in futuro ci sarà un servizio civile obbligatorio il suo senso non potrà essere che l’offesa alle frontiere
C’era una volta il servizio militare obbligatorio e il suo senso era la difesa delle frontiere. Poi le frontiere si sono dissolte (magari con brevi riapparizioni in occasione dei G7) e con esse gli obblighi di leva. Se in futuro ci sarà un servizio civile obbligatorio il suo senso non potrà essere che l’offesa alle frontiere, e chi nutrisse il minimo dubbio sappia che già ora il servizio civile volontario ha fra i propri obiettivi la “accoglienza e integrazione degli immigrati”, la “promozione della pace fra i popoli”, la “tutela dei diritti umani”, spesso da realizzarsi, ovviamente e inevitabilmente, nell’ambito delle famose ong. Ogni volta che qualcuno propone l’obbligatorietà del servizio civile i giovani italiani affezionati all’idea di patria rivendichino il diritto all’obiezione di coscienza (con quale motivazione? I confini sono considerati sacri almeno a partire dall’Antica Roma, anzi dall’Antico Testamento, vedasi Ezechiele 48, e dunque la motivazione è religiosa).