Con Uber il tassista parmigiano nazista e pizzarottiano dovrebbe cambiare lavoro
Come sia possibile essere al contempo estimatore mio, di Cruciani, di Pizzarotti e di Hitler non so e non voglio sapere
Il tassista parmigiano nazista e pizzarottiano mi perseguita. Ce ne sono tanti di tassisti a Parma eppure spesso mi capita costui. Ogni volta, appena salgo, inizia con l’elogiarmi per quello che ho detto nel suo programma preferito, “La Zanzara” (un mucchio di tempo fa e non ricordo nulla, ma lui sembra ricordare tutto). Poi si mette a inveire contro i negri e i meridionali (veramente usa un’altra parola che mi rifiuto di riportare), quindi si dichiara nazista, infine si mostra entusiasta del sindaco Pizzarotti. Come sia possibile essere al contempo estimatore mio, di Cruciani, di Pizzarotti e di Hitler non so e non voglio sapere, dunque non mi metto a discutere limitandomi a maledire silenziosamente il governo che impedisce l’ingresso di Uber sul mercato italiano: sottoposto a un sistema di recensioni come quello di Uber il tassista parmigiano nazista e pizzarottiano dovrebbe cambiare lavoro o imparare a tacere. Il tassista parmigiano nazista e pizzarottiano è l’epitome di quella democrazia che Aristotele dimostrò affine alla tirannia: si rifletta dunque sui vantaggi della monarchia.