Abbandonare Venezia per sfuggire ai barbari del XXI secolo
Il corteo dei residenti contro i turisti è un fatto epocale e riguarda il mondo senza frontiere
Il corteo dei residenti veneziani contro i turisti è chiaramente un fatto epocale, che non riguarda solo Venezia né solo il turismo. Riguarda il mondo senza frontiere, una realtà grazie alla quale tutte le merci e tutte le persone dei cinque continenti possono contemporaneamente convergere in un singolo chilometro quadrato. Annientandolo. Una realtà ma anche un’ideologia come dimostra la soprintendente Codello che ancora una volta respinge l’idea dei tornelli a San Marco: per difendere il principio della libera circolazione di tutti dappertutto, la piazza può benissimo affondare. Non punterei un soldo sulla sorte dei residenti veneziani perché sono 50.000 mentre i loro avversari sono 7 miliardi, e il mondo senza frontiere è un mondo pienamente democratico dove contano solo i numeri. Si rassegnino, se vogliono sopravvivere, a fare il percorso inverso dei loro antenati, che in fuga dai barbari del V secolo abbandonarono Aquileia, Concordia e Altino per insediarsi a Rialto: per sfuggire ai barbari del XXI secolo abbandonino Rialto e ripopolino Aquileia, Concordia e Altino.