Quei preti ipocredenti che eguagliano croce e mezzaluna pari sono
La bambina cristiana affidata a quella musulmana e l'enciclica di Papa Gregorio XVI calpestata
Papa Gregorio XVI che nell’enciclica “Mirari vos” scrivesti contro l’indifferentismo, oggi molti si indignano per la bambina cristiana concessa in adozione a una famiglia maomettana e dunque costretta a togliersi la croce e a non mangiare carne di maiale. Ma questo è precisamente ciò che piace a preti e pastori (la povera bambina è inglese). Buona parte del clero contemporaneo, compreso il prete del sontuoso santuario mariano che abitualmente frequento, dice dal pulpito che “Dio non fa differenza di religione”. Tu definisti l’indifferentismo “quella perversa opinione secondo la quale si possa in qualunque professione di Fede conseguire l’eterna salvezza dell’anima se i costumi si conformano alla norma del retto e dell’onesto”.
Ecco, la tua enciclica è calpestata, l’indifferentismo ha vinto, la perversa opinione è ormai ortodossia, i preti ipocredenti sono convinti e hanno convinto che croce e mezzaluna pari sono. Papa Gregorio, io sono un esteta accidioso e vorrei tanto chiamarmi fuori, persuaso dell’inutilità dei miei sforzi. Soprattutto non vorrei perdere certe dolci abitudini, l’organo dell’Antegnati, gli affreschi del Parmigianino, i banchi intagliati di fine Settecento, e vorrei evitare di andare a messa in piccole chiese male arredate e fuori mano (dove però frati e a volte perfino preti credono che “Extra Ecclesiam nulla salus”). Se non fosse che quella bambina mi strazia la coscienza.