La Romania come la Nazaret del Vangelo
In attesa del ritorno di Cristo esiste un paese dove un cristiano può vivere in relativa pace
Il paradiso terrestre ha chiuso i battenti dopo la cacciata di Adamo ed Eva e non riaprirà prima della seconda venuta di Cristo. Nel frattempo esiste una nazione, me la descrive un amico che ci è appena stato, dove un cristiano può vivere in relativa pace. Una nazione dove, nella capitale così come nelle cittadine di provincia, per strada non si vede un allogeno. Una nazione dove gli zingari lavorano (solitamente come artigiani). Una nazione le cui chiese sono piene e piene di giovani. Una nazione in cui all’occidentale degenerato che al ristorante si dichiara vegetariano viene risposto: “Nel nostro paese il cibo più vegetariano è la carne di maiale”. Una nazione in cui l’anticomunismo oltre che buon senso è senso comune e dove per Diego Fusaro non ci sarebbe trippa. La nazione si chiama Romania e come la Nazaret del Vangelo sembrava un posto da dove non potesse venire nulla di buono (Giovanni 1,46). Eppure.