Esaltare il cuore e crocifiggere i carabinieri di Firenze
Metti che davvero le due turiste americane fossero consenzienti: i due militari sarebbero soltanto colpevoli di aver ceduto a queste famose emozioni
Si mettano d’accordo, gli emozionisti. “Non è la ragione, sono le emozioni a darci ogni mattina la forza di alzarci” ha detto gongolando il genetista Edoardo Boncinelli al convegno femminista organizzato dal Corriere. Applaudito in loco e sulle pagine del giornale. Poi però in altri luoghi e in altre pagine si crocifiggono i disgraziatissimi carabinieri di Firenze. Metti che davvero le ragazze fossero consenzienti: i due militari sarebbero soltanto colpevoli di aver ceduto a queste famose emozioni. La notte, la musica, la collina di San Miniato che “sciacqua nell’Arno i suoi ori di Bisanzio”, due ventenni americane: da palpitare ce n’era. E del resto non esistono erezioni ragionevoli. La posizione dei carabinieri è aggravata dal fatto che le ragazze pare avessero bevuto. Ma a nessun amplesso, nemmeno fra astemi, si addice l’aggettivo “sobrio”. Vengano considerati complici, gli emozionisti che inducono ad anteporre il cuore al cervello. E vengano condannati a scrivere 100 volte la seguente frase sulla lavagna: “Per ragionare ci vuole un uomo, per emozionarsi basta una bestia”.