Gli atei si stanno estinguendo. C'è il rischio di diventare ottimisti
I cristiani praticanti continueranno a riprodursi e a sussistere, non solo nella cara Polonia ma perfino nell’arida Italia
Opzione Benedetto a partire dal letto. Si legga “Il trionfo della fede” del sociologo della religione Rodney Stark, soprattutto il capitolo sull’Europa e il paragrafo “Fertilità e fede”. C’è il rischio di diventare ottimisti come l’autore. Da pagina 93 appaiono i risultati di una ponderosa ricerca (prestigiosissimi gli istituti coinvolti) che mostra la correlazione fecondità/pratica religiosa. I dettagli sono nel libro, edito da Lindau, qui mi limito a dire che in Europa le donne cristiane in età fertile si dividono in due grandi gruppi: 1) le non praticanti, che fanno mediamente meno di due figli; 2) le praticanti, che fanno mediamente più di due figli. Fra chi a messa non ci va mai e chi ci va ogni domenica la differenza è del 25 per cento. Che sale addirittura al 53 per cento confrontando le non praticanti con le iper-praticanti, coloro che a messa ci vanno anche durante la settimana. Poi dicono che pregare non serve… Dunque l’estinzione in corso riguarda innanzitutto gli atei, gli agnostici e i cristiani ipocredenti, talmente accidiosi da snobbare l’esplicita richiesta di Gesù (“Fate questo in memoria di me”), mentre i cristiani praticanti continueranno a riprodursi e a sussistere, non solo nella cara Polonia ma perfino nell’arida Italia, beninteso all’interno di determinate isole della fede (ecco l’Opzione Benedetto), centri spirituali, nuovi monasteri, spazi comunitari e talami afferenti a gruppi impermeabili all’apostasia continentale ed ecclesiale. E tutto il resto sia pure pianto e stridore di denti.