Dalle unioni civili alle canzoni di Natale. Non stupitevi se Gesù diventa Perù
Claudio Magris sul Corriere accusa di “scemenza” le maestre di Pordenone. Sbaglia, sono solo coerenti con il non-pensiero dominante
Fossi in Claudio Magris, ma grazie a Dio ragiono meglio, non avrei accusato di scemenza la maestra di Pordenone che ha cambiato le parole di un canto natalizio, togliendo Gesù e mettendo Perù, allo scopo di non turbare gli alunni di altre religioni. Avrei parlato invece di coerenza. Con la tendenza culturale, col non-pensiero dominante e, guarda caso, con l’articolino sottostante all’articolone dello scrittore immeritatamente triestino. Nella stessa pagina del Corriere c’era un elogio delle nozze saffiche (vulgo: unione civile) di due donne ottantenni in quel di Modena. Simili celebrazioni, parodie matrimoniali, sono per l’appunto Perù al posto di Gesù (colui che ordinò all’adultera di non peccare più, che precisò di non voler abolire la legge del Padre che aveva bruciato Sodoma, che in Matteo 19 si preoccupò di definire il matrimonio cristiano…). In Italia, in Europa, in occidente, Gesù è stato sostituito da Perù ormai da lunga pezza: il Corriere della sera in prima pagina faccia scrivere le maestre di Pordenone, sono più aggiornate.