Se non vi piacciono i tornelli a Venezia visitate Foggia
Basta coltivare l’orrore per le masse, sentimento necessario per chiunque tenga alla propria singolarità, ed ecco che Reggio Emilia si fa più attraente di Parma e Gravina diventa preferibile a Matera
I tornelli a Venezia e adesso il blocco dei passi dolomitici come richiesto da Reinhold Messner: di bene in meglio, mi viene da dire. Tutto complotta a favore della mia scelta per un’Italia che non chiamo minore (sarebbe darle della minorata) né provinciale (sono più per la dimensione municipale) e che è piuttosto un’Italia aurea e media, in senso oraziano, e dunque è Crema, Rovigo, Faenza, Pistoia, Senigallia, Viterbo, Altamura… Ammetto di essere un privilegiato, un maieuta talmente dotato da poter estrarre qualcosa di bello, o almeno di piacevole, da qualsivoglia località, perfino da Foggia o da Alessandria (non parlo per dire, c’ero domenica scorsa nella città della Borsalino, e sono riuscito a sognare di viverci). Ma è sufficiente coltivare l’orrore per le masse, sentimento necessario per chiunque tenga alla propria singolarità, ed ecco che Reggio Emilia si fa più attraente di Parma e Gravina diventa preferibile a Matera. Prego di trovare il tempo per visitare Cuneo, Savona e Sondrio, gli ultimi capoluoghi che mi mancano a nord della Calabria. Di sicuro non troverei tornelli o blocchi.