Chi è contro l'uso legittimo delle armi è classista
Solo un privilegiato che non prende i treni locali può essere nemico del taser
Classisti. I nemici dell’uso legittimo delle armi sappiano di essere classisti. Oggi non si tratta nemmeno più di consentire il possesso delle armi ai cittadini perbene, oggi si tratta di consentire l’uso delle armi ai tutori dell’ordine. I nemici dell’uso legittimo delle armi molto evidentemente non prendono i treni locali: loro prendono l’alta velocità, o vanno a lavorare in macchina, o lavorano in casa, o non lavorano affatto. Sono pertanto dei privilegiati che ignorano cosa significhi prendere un treno locale, specie dopo l’imbrunire. Se non fossero i classisti insensibili e disgustosi che sono, alla notizia che una banda di nigeriani senza biglietto ha pestato a sangue il controllore e un agente della Polfer sul treno Milano Porta Garibaldi-Lecco sarebbero diventati come me amici del taser, la pistola elettrica che immobilizza ma non uccide e che nelle mani degli uomini in divisa reintrodurrebbe la civiltà occidentale nei vagoni. Classisti. I nemici del taser sappiano di essere classisti. E pure sessisti: per le studentesse e le impiegate i treni senza legge sono patema doppio.