Più surrealisti meno muralisti
Ci fossero oggi tanti artisti così egocentrici ed erotici, ci fosse oggi una simile ondata di “art pour l’art”
Ci fossero oggi tanti artisti divertenti e liberi come i surrealisti. “Le vite dei surrealisti” di Desmond Morris (Johan&Levi) mostra come si potesse essere al contempo surrealisti e franchisti (al Caudillo che aveva condannato a morte dei terroristi baschi Dalì mandò un messaggio di congratulazioni), surrealisti e nemici dei surrealisti (De Chirico), surrealisti e affaristi senza scrupoli (Duchamp rubava idee, Paalen vendeva reperti archeologici rubati), surrealisti e sadici (Penrose legava tutte le numerose amanti, al letto oppure agli alberi), surrealisti ed efebofili (Ernst venne denunciato per molestie ai danni di una minore, inoltre si divideva con Matta i favori della figlia adolescente di Peggy Guggenheim, e Maddox aveva 67 anni quando si mise con la diciassettenne Deborah Mogg)… Ci fossero oggi tanti artisti così egocentrici ed erotici, ci fosse oggi una simile ondata di “art pour l’art”: invece abbiamo una colata di artisti muralisti e moralisti.