Chissà se anche Hitler avrebbe avuto da ridire sullo spot Algida
A indignare le masse non è il fatto che in molte città europee non si possa indossare la kippah, è che nella pubblicità del gelato un coniglio sia stato preso per le orecchie
Non lo si dica forte che Hitler era vegetariano. Un tempo, quando il nazismo era il babau più brutto, l’animalismo del Führer e dei suoi scherani (innanzitutto Himmler) poteva essere un buon argomento. Ma oggi, con l’Occidente più preoccupato del benessere degli animali che degli ebrei, rischia di essere controproducente. A indignare le masse digitanti non è il fatto che in molte città europee sia divenuto impossibile indossare la kippah, è che nello spot Algida un coniglio sia stato preso per le orecchie anziché per le zampe: dunque la conferma scientifica del già noto vegetarianesimo di Hitler, appena scovata fra i suoi denti marci, anziché rendere repellenti i vegetariani potrebbe rendere attraenti i nazisti. Non lo si dica in giro che Hitler aveva una sensibilità così moderna (disapprovava anche i cosmetici di origine animale, come una qualsiasi attrice di Hollywood).