Il paradiso è una vecchia osteria di Udine
L'occidente e l’inferno delle città dove non si beve vino e si crede nel Corano
Il paradiso è una vecchia osteria di Udine con un bicchiere di Tocai col ghiaccio sul tavolino di marmo. Sono al Caffè Caucigh di via Gemona ed entra Toni Capuozzo, tornato nella sua Udine per presentare la sua prima graphic novel: “La culla del terrore. L’odio in nome di Allah diventa Stato”. Isis e terrorismo non sono le mie passioni ma siccome la sceneggiatura (si dice così) è di Capuozzo, e la forma fumetto riduce la fatica, leggo. In poche pagine mi trovo catapultato al confine Giordania-Iraq, poi a Baghdad, in Bosnia, a Betlemme, a Kufa, di nuovo a Baghdad nel bazar chiamato guarda caso “dei ladri”… Ovunque violenza, miseria, polvere, oppressione, morte, secondo i devoti precetti di versetti e califfi. Chiedo un altro bicchiere per ringraziare Dio di avermi destinato al paradiso, per quanto piccolo e temporaneo, delle osterie di Udine, anziché all’inferno di una città dove non si beve vino e si crede nel Corano.