Oggi per passare inosservato devi vestirti poco e male
Credo in Brummel: “Se la gente si gira a guardarti per strada, non sei vestito bene”
Non volevo diventare come Tommaso Pandolfo-Fanchin o Massimiliano Mocchia di Coggiola, eppure ormai sono anch’io un eccentrico che attira gli sguardi. Non volevo diventare come loro innanzitutto perché non ho abbastanza cognomi né abbastanza armadi né abbastanza tempo per sarti e dettagli (non concepisco nemmeno di allacciarmi le scarpe: solo mocassini e stivaletti). E poi perché credo in Brummel: “Se la gente si gira a guardarti per strada, non sei vestito bene”. Senonché oggi per passare inosservato devi vestirti poco e male, in stile barcone (d’estate la braga corta accomuna invasi e invasori, è la divisa globale che sarebbe piaciuta a Rousseau, una sorta di ritorno universale allo stato di natura attraverso il pelo ed il polpaccio). Vado a messa in giacca e cravatta e ho la spiacevole sensazione di essere l’unico incravattato della diocesi. La domenica successiva colgo l’occasione del caldo e vado senza cravatta: niente da fare, continuo a risultare stravagante, sono l’unico in giacca. Senza giacca mi sento nudo ma sono davvero stanco di risultare pretenzioso: prometto di impegnarmi a peggiorare.