Che senso ha leggere un libro porno nel 2018?
Contro il nuovo puritanesimo, riscoprire “Giorni tranquilli a Clichy” di Henry Miller
“Giorni tranquilli a Clichy” di Henry Miller (Adelphi) è un porno. Proprio in senso etimologico: descrive nei dettagli rapporti mercenari. Da quant’è che non leggevo un porno? Da tanto. Che senso ha leggere un libro porno, per quanto d’autore, nel 2018? Ne ha meno che nel 1958 e ne ha più che nel 2008 (come ricorda l’astuta controcopertina sono “pagine che forse davvero oggi nessuno oserebbe più scrivere”). Un nuovo puritanesimo ha ridotto drasticamente la libertà di espressione e non mi sovviene uno scrittore che in un testo autobiografico possa oggi definire una donna “bel pezzo di carne fresca che aspettava di essere salata e affettata”. Si legga o si rilegga Henry Miller per tornare all’epoca in cui il corpo femminile suscitava siffatto entusiasmo.