La forza di Al Bano
A Golferenzo hanno dato al cantante la cittadinanza onoraria, siccome ci aveva fatto il vendemmiatore nel remoto 1962
Cercando Arbasino trovo Al Bano. Approfittando di una sosta vogherese vado alla ricerca delle case del mio maestro Alberto Arbasino: quella dov’è cresciuto la identifico facilmente, in via Emilia 133 (fra l’altro c’è ancora uno studio legale Arbasino), ma quella dove nel 1930 è nato, in via Mazzini 6, no, il civico non esiste più, chissà cos’è successo. Mi consolo facendo colazione al Bar Liberty dove leggo la Provincia Pavese e una notizia incredibile: nel vicino paesello di Golferenzo hanno dato ad Al Bano la cittadinanza onoraria, siccome ci aveva fatto il vendemmiatore nel remoto 1962, diciannovenne. Quest’uomo è una forza, torna dopo 56 anni sul luogo di una umile, faticosa stagione di lavoro da emigrante meridionale, ritira una targa-ricordo che io non la appenderei nemmeno se mi pagassero, si presta alle foto, firma autografi, si mette a parlare dei “valori della tradizione contadina” con un’espressione radiosa che quasi gli si crede... E allora a Voghera prego di imparare a scrivere come Arbasino e di imparare a vivere come Al Bano.