L'inserto culturale ai tempi di Instagram
Sia lodato colui che per rilanciare la carta stampata ha avuto la bella pensata delle 64 pagine
Aumentare di molto la foliazione di un inserto culturale significa diminuire di molto la volontà e la possibilità di leggerlo. Passata da 48 a 64 pagine, “La Lettura”, inserto incapace di sintesi del Corriere della sera, è disfunzionale quasi quanto la carta geografica borgesiana in scala 1:1. Così tanto spazio serve fra l’altro a contenere un romanzo cooperativo, narrazione a puntate e a 16 mani, quelle di Covacich, Ciabatti, Avallone, De Giovanni, Genovesi, Missiroli, Trevi, Veronesi (a commento basta Baudelaire: “In materia letteraria, piuttosto il primo venuto che un comitato”). Sia lodato colui che per rilanciare la carta stampata ha avuto la bella pensata delle 64 pagine, perché mi ha fatto risparmiare tempo: ho guardato solo le figure, come faccio su Instagram.