In Puglia c'è di meglio del mare
A Ginosa ci sono camicie che vale la pena attraversare l'Italia per acquistarle
C’è chi va in Puglia per il mare, io, che sono un eliofobico, un cuore nero, un dark, e che in valigia non metto nemmeno il costume, ci sono andato per farmi prendere le misure da Angelo Inglese. A Ginosa, il paese più lontano della Terra di Bari, quasi Basilicata: la gravina ne fa una mini-Matera e infatti Pasolini vi girò scene del “Vangelo secondo Matteo”. Paesaggi stupendi, asfalti tremendi: da Gioia del Colle passando per Laterza sono trenta chilometri di strada come bombardata. Poi arrivi in piazza e non vedi un turista e vedi le camicie di Inglese e capisci che ne valeva la pena: l’eccelso artigiano realizza camicie contemporanee con tecnica tradizionale, tutte tagliate e cucite all’interno del suo laboratorio, da donne tutte del posto. Non mi sovvengono casi analoghi, non avrei fatto tanta strada se esistesse qualcosa di simile nel Centro-Nord. Inglese è quanto di più italiano, ha il gusto del ricamo indigeno, dell’eleganza caprese e del vip straniero. Mi mostra le sue foto insieme a una rockstar italofila, Thomas Mars dei Phoenix, marito di Sofia Coppola che ha casa qui vicino. Non so Thomas ma io a Ginosa ho deciso di farmi fare anche i pigiami. Dormire, forse sognare, anche solo impigrire indossando un pigiama cucito con filo di seta è da desiderarsi devotamente.