“Moglie e buoi dei paesi tuoi”, spiegato da Cavalli-Sforza
Un ricordo del grande genetista scomparso, i cui studi smentirono il razzismo confermando l’etnicismo
Che gli invasionisti, i benettoniani, i sorosiani, i senzafrontieristi, gli entusiasti di barconi e migrazioni evitino di usare Luigi Luca Cavalli-Sforza. Gli studi del grande genetista appena passato a miglior vita se smentirono il razzismo confermarono l’etnicismo. Perciò fu un mio maestro. Negli anni Novanta passai alcune settimane intellettualmente bellissime leggendo il monumentale “Storia e geografia dei geni umani” preso in prestito alla biblioteca di Reggio Emilia, e in seguito continuai a leggerlo avidamente. Da “Geni, popoli e lingue” traggo ora, in memoriam, questo virgolettato: “In un matrimonio con una persona di un’etnia diversa è più facile assistere alla perdita dell’identità culturale della coppia”. Insomma il vecchio “Moglie e buoi dei paesi tuoi” di noialtri maschi conservatori.