Bonarda per tutta la vita
In un libro un inno ai don Giovanni del vino
“Bonarda per tutta la vita”. Parole di Paolo Massobrio, autore insieme a Marco Gatti di “Vino. Assaggi memorabili” (Cairo) che contiene innumerevoli spunti, novità, rarità per il bevitore curioso. Io curioso lo sono al limite del malsano, del dongiovannismo enologico: avendo l’ambizione di dire “in Italia seicento e quaranta” non mi soffermo mai, non bevo mai due bottiglie di seguito dello stesso vino. La mia unica perseveranza riguarda la tipologia del rosso frizzante, dunque il Lambrusco ma ultimamente, dopo aver bevuto in Oltrepò Pavese vini e produttori meravigliosi, anche la Bonarda frizzante. Il contrario di frizzante è fermo, inerte, spento: perché tanta gente beve rosso spento? Non capisco. Capisco invece Massobrio e mi unisco al suo ottimo proposito: “Bonarda per tutta la vita”.