Perché disertare le chiese è un problema antropologico
Il cristianesimo è il katéchon, ciò che trattiene miscredenza e tecnoscienza dal trasformare l’umano in un fatto compiutamente zootecnico
"Oggi l’anziano è tanto inutile come un animale vecchio. Dove non c’è un’anima che gli anni forse nobilitano, rimane solo un corpo fatalmente degradato". Questo pensiero perfettamente formulato da Nicolás Gómez Dávila (ora in “Escolios a un texto implícito II”, Gog edizioni) mi chiede un’esortazione al sostegno delle istituzioni dell’anima, in particolare della Chiesa cattolica. Per quanto acciaccato, il cristianesimo è il katéchon, ciò che trattiene miscredenza e tecnoscienza dal trasformare l’umano in un fatto compiutamente zootecnico. Chiese disertate e pulpiti acquiescenti non sono un problema ecclesiastico, sono un problema antropologico: consentono un futuro di punture pietose (inevitabile destino dei vecchi animali domestici) come soluzione dei crescenti problemi di welfare.