Se la Chiesa vuol proteggere i giovani si schieri contro le pensioni anticipate
Contro comunisti, leghisti e grillisti che rubano il futuro alle nuove generazioni. Tocca ai cristiani difendere le vittime di questa persecuzione a fini elettorali
Monsignor Paglia, al Sinodo dei Giovani, ha auspicato “una più vitale e profonda alleanza tra la Chiesa e le nuove generazioni”. Giusto, e dunque la Chiesa prenda le parti di coloro che nei prossimi decenni pagheranno le pensioni a chi, grazie all’incombente riforma, andrà in pensione in anticipo, e le reversibilità degli stranieri uniti in matrimoni di convenienza dai sindaci specie calabresi. Se comunisti (il sindaco di Riace è un supercomunista nemico della proprietà privata), leghisti e grillisti sono uniti nella lotta ai giovani, spetta ai cristiani difendere le vittime di questa persecuzione a fini elettorali. Si chieda il rispetto di un comandamento inciso sulle tavole della legge mosaica: non rubare. Si intimi ai padri di non rapinare i figli, ai nonni di non svenare i nipoti. “Né ladri, né avari, né rapaci erediteranno il regno di Dio” (Prima lettera ai Corinzi). Né i pensionati anticipati: la Chiesa lo gridi dai pulpiti.