Patrioti con le eccellenze degli altri
L’Italia pullula di prodotti enogastronomici magnifici: ma dove sono gli italiani?
Prima gli italiani, giusto, ma se gli italiani vogliono assolutamente essere secondi? Dove sono finiti gli italiani orgogliosi, bramosi di primeggiare? Io batto l’Italia e non li trovo. A Parma trovo moltissimi parmigiani che snobbano il loro Lambrusco ossia il Lambrusco Maestri, che non è mai stato così buono (oggi uno dei migliori e più peculiari vini del mondo) ma è ancora troppo parmigiano per la loro voglia di indietreggiare e bere champagne qualunque. A Ferrara trovo moltissimi ferraresi che snobbano la loro Fortana frizzante, che non è mai stata così buona (anch’essa uno dei più peculiari vini del mondo) ma è ancora troppo ferrarese per la loro voglia di indietreggiare e bere mojito qualunque. A Lodi trovo moltissimi lodigiani che snobbano il loro Pannerone, che credo sia sempre stato così buono (uno dei migliori e più peculiari formaggi del mondo) e dunque è sempre troppo lodigiano per la loro voglia di indietreggiare e mangiare camembert qualunque. L’Italia pullula di prodotti enogastronomici magnifici: ma dove sono gli italiani? Le succitate delizie vengono vendute in Scandinavia o negli Stati Uniti o in Svizzera, quasi mai nei luoghi dove sono state inventate e perfezionate da un popolo geniale, evidentemente estinto. Il patriota solitario è una contraddizione in termini eppure è la mia condizione. Che la mia passione nazionale risulti meno lunare, che io riceva qualche smentita a questo mio ragionamento, oppure che trovi il coraggio di aderire agli Edonisti Senza Frontiere.