Non bevete vino Bio
Roberto Cipresso in “Vino. Il romanzo segreto” (Piemme) racconta la sua formidabile carriera di enologo internazionale e stronca anche il Biodinamico
La prossima volta che l’amico lettore, al ristorante o al supermercato o in enoteca o nell’e-commerce, incapperà in un vino che si vanta di essere Bio, ricordi che “la viticoltura biologica fa uso del rame, per legge un pesticida, prodotto fra i più deleteri per il suolo e le acque essendo un metallo pesante e non degradabile”. Roberto Cipresso in “Vino. Il romanzo segreto” (Piemme) racconta la sua formidabile carriera di enologo internazionale e dopo il Bio, che fra l’altro, sappiatelo, compatta il terreno e inquina l’aria più della viticoltura cosiddetta convenzionale, stronca il Biodinamico con toni filosofico-leopardiani: “Abbandonare il vino al proprio destino, vale a dire al capriccio della natura, comporta la mortificazione dell’uomo, ridotto a spettatore rinunciatario che si abbandona fideisticamente al fato”. La prossima volta che l’amico lettore, al ristorante o al supermercato o in enoteca o nell’e-commerce, incapperà in un vino che si vanta di essere Biodinamico, rinunci a prenderlo, oppure quando si ammala rinunci agli antibiotici e si abbandoni coerentemente al fato.